Le riforme che stanno coinvolgendo il mondo della formazione media ed universitaria negli ultimi anni ci hanno consegnato un'Università che lascia sempre meno spazi agli studenti per la scelta della modalità e dei tempi del proprio percorso di studi.
Ritmi serrati, quantificazione in numeri (crediti formativi) del tempo di apprendimento a discapito della qualità della formazione, mancanza di spazi diversi da quelli della didattica, in cui potersi confrontare, rappresentano il volto della (futura?) Università che i “nostri” ministri stanno disegnando.
In concreto a che ci riferiamo?
Il nostro Ateneo, in particolare la Facoltà di Lingue, è lo specchio di tutto ciò che di negativo queste riforme stanno attuando.
Un esempio tangibile è dato dalla pretesa, seppur non sempre palese, da parte dei docenti, della frequenza obbligatoria ai corsi, che può diventare un elemento discriminante: ne conseguono programmi più lunghi e, in casi estremi, la non ammissione a certi esami... Si pensi anche allo scarso numero di appelli e alla “fantasiosa” pianificazione delle sedute d'esame (spesso si verificano accavallamenti e incoerenze nell'organizzazione).
Ciò che insomma ci viene consegnato è un'Università di scarsa qualità e con tempi di laurea che si allungano sempre di più.
La questione appelli
Non è un caso che, partendo da queste premesse, mercoledì 21 ottobre gli studenti e le studentesse di Lingue hanno interrotto il Consiglio di Facoltà per comunicare il proprio disagio, facendo le seguenti richieste:
1) appelli scritti per gli esami di lingua nelle sessioni straordinarie (dicembre e marzo), accessibili a tutti;2) possibilità di sostenere tutti gli esami in tutti gli appelli (giugno-luglio; settembre-ottobre), di modo che la bocciatura non sia discriminatoria per sostenere l’esame nell’appello successivo della stessa sessione;3) possibilità si sostenere gli esami di lingua di diversi livelli nella stessa sessione, se maturata la frequenza; in merito si invita a prestare attenzione alla distribuzione degli appelli che spesso si sovrappongono.
LA LOTTA E’ SOLO ALL'INIZIO!
PER DECIDERE INSIEME COME PROSEGUIRE QUESTO PERCORSO
GIOVedI’ 19 Novembre – dalle h 12
PRANZO SOCIALE E ASSEMBLEA PUBBLICA
Cortile Palazzo S.M. Porta Coeli (Orientale - Via Duomo)
Aula Occupata R1
Studenti e Studentesse dell'Orientale
Ritmi serrati, quantificazione in numeri (crediti formativi) del tempo di apprendimento a discapito della qualità della formazione, mancanza di spazi diversi da quelli della didattica, in cui potersi confrontare, rappresentano il volto della (futura?) Università che i “nostri” ministri stanno disegnando.
In concreto a che ci riferiamo?
Il nostro Ateneo, in particolare la Facoltà di Lingue, è lo specchio di tutto ciò che di negativo queste riforme stanno attuando.
Un esempio tangibile è dato dalla pretesa, seppur non sempre palese, da parte dei docenti, della frequenza obbligatoria ai corsi, che può diventare un elemento discriminante: ne conseguono programmi più lunghi e, in casi estremi, la non ammissione a certi esami... Si pensi anche allo scarso numero di appelli e alla “fantasiosa” pianificazione delle sedute d'esame (spesso si verificano accavallamenti e incoerenze nell'organizzazione).
Ciò che insomma ci viene consegnato è un'Università di scarsa qualità e con tempi di laurea che si allungano sempre di più.
La questione appelli
Non è un caso che, partendo da queste premesse, mercoledì 21 ottobre gli studenti e le studentesse di Lingue hanno interrotto il Consiglio di Facoltà per comunicare il proprio disagio, facendo le seguenti richieste:
1) appelli scritti per gli esami di lingua nelle sessioni straordinarie (dicembre e marzo), accessibili a tutti;2) possibilità di sostenere tutti gli esami in tutti gli appelli (giugno-luglio; settembre-ottobre), di modo che la bocciatura non sia discriminatoria per sostenere l’esame nell’appello successivo della stessa sessione;3) possibilità si sostenere gli esami di lingua di diversi livelli nella stessa sessione, se maturata la frequenza; in merito si invita a prestare attenzione alla distribuzione degli appelli che spesso si sovrappongono.
LA LOTTA E’ SOLO ALL'INIZIO!
PER DECIDERE INSIEME COME PROSEGUIRE QUESTO PERCORSO
GIOVedI’ 19 Novembre – dalle h 12
PRANZO SOCIALE E ASSEMBLEA PUBBLICA
Cortile Palazzo S.M. Porta Coeli (Orientale - Via Duomo)
Aula Occupata R1
Studenti e Studentesse dell'Orientale
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