.“Carenza di prove”, “assoluta contraddittorietà da parte della pubblica accusa”, “dichiarazioni degli ispettori della DIGOS non riscontrabili nei fatti”, così oggi si è pronunciato il giudice, facendo cadere le accuse montate ad arte dalla Polizia contro Salvatore, il precario della ricerca fermato al termine del corteo di ieri.
Un corteo partecipato, pacifico ma determinato che ha portato in piazza migliaia di studenti medi e universitari, precari Cobas-scuola e disoccupati contro la Riforma Gelmini, i tagli al mondo della formazione e la sospensione delle tariffe agevolate di UNICO Campania per studenti e fasce deboli della società.
L’operato della polizia nella giornata di ieri è stato un chiaro monito per tutti coloro che in tante città italiane stanno animando la protesta studentesca: da Napoli a Palermo, da Roma a Torino chi lotta deve sapere che può essere fermato durante un corteo senza motivo, picchiato a sangue, persino trascinato in Questura, trattenuto di notte e processato per direttissima con accuse che spesso neanche reggono di fronte ad un magistrato. Tentativo fallito.
Oggi 16 ottobre, più di 200 tra studenti, precari e lavoratori si sono ritrovati sotto il Palazzo di Giustizia di Napoli per chiedere la liberazione di Salvatore.
Ora che l’abbiamo ottenuta, lanciamo un appello a tutti coloro che vogliono rilanciare nella nostra città la lotta contro Riforma di scuola e Università per la costruzione di una mobilitazione che riporti in piazza studenti e lavoratori mercoledì 20 ottobre.
I diritti non si arrestano!
The future is unwritten, il futuro è ancora da scrivere…
domenica 17 ottobre 2010
sabato 16 ottobre 2010
[Napoli] Arrestato un precario della ricerca per aver manifestato i propri diritti!
Venerdì 15 Ottobre 2010 17:37
Un precario della ricerca, colpevole solo di aver manifestato per i propri diritti, è in stato di ARRESTO!!!
Domani mattina c’è il processo per direttissima!
TUTTI QUANTI ALLE ORE 8:30
FUORI AL TRIBUNALE
(PIAZZA ENRICO CENNI – ADIACENTE CENTRO DIREZIONALE)
Venerdì 15 ottobre, al termine del corteo di studenti medi e universitari, insieme ai precari della scuola e i disoccupati, in piazza per protestare contro la riforma di scuola ed università, si è verificata un’assurda e inspiegabile caccia all’uomo da parte di polizia e agenti della DIGOS.
Con violenza gli agenti hanno picchiato alcuni studenti e tratto un precario della ricerca in stato di fermo. Dopo 5 ore di estenuante attesa, senza la possibilità per gli avvocati di salire per assistere il ragazzo, alle ore 17:20 il fermo è stato commutato in stato di arresto e domani mattina alle ore 8:30 si terrà il processo per direttissima.
Da parte delle forze dell'ordine nessun contuso, come invece su molti giornali viene scritto. Resta solo la violenza con la quale oggi le forze dell’ordine, hanno deciso che è un crimine manifestare per i propri diritti, dallo studio, al lavoro, ai trasporti.
Chi in questa città è impegnato nelle lotte sociali, dal lavoro alla scuola, dall'università ai territori, non si tirerà però indietro!
Se l'autunno si preannunciava caldo, adesso è bollente e ci spetta!
CAU - napoli
Un precario della ricerca, colpevole solo di aver manifestato per i propri diritti, è in stato di ARRESTO!!!
Domani mattina c’è il processo per direttissima!
TUTTI QUANTI ALLE ORE 8:30
FUORI AL TRIBUNALE
(PIAZZA ENRICO CENNI – ADIACENTE CENTRO DIREZIONALE)
Venerdì 15 ottobre, al termine del corteo di studenti medi e universitari, insieme ai precari della scuola e i disoccupati, in piazza per protestare contro la riforma di scuola ed università, si è verificata un’assurda e inspiegabile caccia all’uomo da parte di polizia e agenti della DIGOS.
Con violenza gli agenti hanno picchiato alcuni studenti e tratto un precario della ricerca in stato di fermo. Dopo 5 ore di estenuante attesa, senza la possibilità per gli avvocati di salire per assistere il ragazzo, alle ore 17:20 il fermo è stato commutato in stato di arresto e domani mattina alle ore 8:30 si terrà il processo per direttissima.
Da parte delle forze dell'ordine nessun contuso, come invece su molti giornali viene scritto. Resta solo la violenza con la quale oggi le forze dell’ordine, hanno deciso che è un crimine manifestare per i propri diritti, dallo studio, al lavoro, ai trasporti.
Chi in questa città è impegnato nelle lotte sociali, dal lavoro alla scuola, dall'università ai territori, non si tirerà però indietro!
Se l'autunno si preannunciava caldo, adesso è bollente e ci spetta!
CAU - napoli
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